“Giro giro tondo, cambia il mondo” cantava Giorgio Gaber nella sua meravigliosa canzone “Non insegnate ai bambini”: un testo che ci parla di un’attenzione unica da volgere al mondo dell’infanzia in quanto universo rappresentativo del futuro e della costruzione della società del domani. Un mondo che deve essere sempre più sensibilizzato e posto in risalto così da lavorare in una reale ottica preventiva. Giorgio Gaber rivede così la famosa canzoncina che tutti conosciamo: la creatività e la fantasia dei nostri bambini non suona più con il “casca il mondo”, bensì “cambia il mondo” in un’ottica positiva e propositiva!
Oggi 20 novembre, Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza noi di We Heed You vogliamo rimarcare proprio questo concetto: i bambini e i ragazzi sono il bene più prezioso che abbiamo per costruire un mondo migliore e per questo dobbiamo coltivarli, proprio come fossero fiori. L’importanza dell’infanzia, e quindi dei diritti ad essa connessi, viene attenzionata primariamente dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (AGIA) la quale desidera far comprendere l’importanza che ogni bambino ha nella nostra società, per dare sempre maggior rilevanza ai loro bisogni e necessità. Seppur nel mondo occidentale i bisogni primari dei bambini sono per lo più rispettati, non dobbiamo dimenticarci che nei Paesi più poveri si lotta ancora per l’istruzione, per i vaccini salva-vita, per l’uguaglianza.
Il primo documento che riconosce espressamente i bambini, le bambine, gli adolescenti e le adolescenti come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti risale al 20 novembre 1989 attraverso la stipula da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC). Ecco perché proprio il 20 novembre si celebra la Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Non solo la scuola può farsi portavoce di questi diritti ma ognuno di noi può fare la sua parte. Nella nostra quotidianità, per esempio, possiamo:
Consapevoli del fatto che il futuro comincia da oggi (ricordate i fiori da coltivare, di cui vi abbiamo parlato qualche riga fa? ), i nostri esperti che collaborano con le scuole e con le famiglie partono da un presupposto inopinabile: violare i diritti significa impedire ai bambini di diventare adulti sani ed equilibrati.
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