Se c’è un obiettivo che ci siamo dati, è quello di stare vicino ai bambini e ai ragazzi.

E questo passa necessariamente per la lotta alla povertà educativa che portiamo avanti ogni giorno in collaborazione, reciprocità e rete con tantissimi soggetti che nel nostro territorio condividono lo stesso scopo.

Negli ultimi anni abbiamo affrontato il tema con i progetti di formazione professionalizzante per i minori in dispersione scolastica e con il progetto “Ricominciamo…a scuola”.

Fin dalla progettazione dei corsi per minori, abbiamo immaginato un percorso di crescita personale oltreché professionale, in cui le ferite inferte da una scuola in cui il ragazzo non era riuscito ad esprimere il proprio potenziale potessero rimarginarsi creando un tessuto forte su cui fare affidamento per affrontare le sfide tipiche e difficilissime dell’età adolescenziale. Ed in questo senso hanno lavorato i formatori ed i tutor insegnando certo, ma prima di tutto accogliendo, comprendendo e supportando il naturale sviluppo della persona.

Con “Ricominciamo….a scuola” abbiamo lavorato sull’emotività a scuola, in seguito degli eventi sismici del 2016. L’obiettivo del progetto era quello di accrescere la qualità della vita emotiva di bambini e ragazzi che hanno vissuto la traumatica esperienza del sisma attraverso l’apprendimento di strategie per la gestione delle emozioni. Gli insegnanti invece sono stati coinvolti in percorsi laboratoriali per l’introduzione dell’educazione emozionale e il miglioramento delle capacità di ascolto.

Già da questo approccio vorremmo passasse il nostro messaggio: né vincitori, né vinti, né vittime, né colpevoli, ma una comunità in cui ognuno a seconda del ruolo dà il proprio meglio per crescere tutti insieme nel modo più sereno possibile.