Un abbraccio vuol dire
tu non sei una minaccia.
Non ho paura di starti così vicino.
Posso rilassarmi, sentirmi a casa.
Sono protetto, e qualcuno
mi comprende.
Coelho
Il percorso di crescita di ogni essere umano è basato sull’apprendimento, quante cose impariamo nell’arco della nostra vita? Si inizia a camminare, parlare, leggere, scrivere. Più passa il tempo e più il nostro bagaglio di azioni cresce.
Fin da subito ci relazioniamo con “l’altro” in tantissimi modi, iniziano le prime forme di contatto fisico: ci si sfiora, ci si accarezza, vola qualche sberla; poi, ad un certo punto, a volte inaspettatamente, “scatta” l’abbraccio. Nessuno ci insegna come fare, viene da dentro, è talmente tanto il bene che proviamo per una persona che sentiamo la necessità di unirci a lei, di donarci, di sentirci un tutt’uno. A volte questo gesto di connessione viene un po’ svalutato, lo si da superficialmente, un po’ per convenzione, per risultare gentili.
Abbracciare una persona ha un grande significato, vuol dire confortare, dare e trovare rifugio, non sentirsi soli. Impegniamoci a concederci a chi realmente ci merita e a chi meritiamo e, allo stesso tempo, sforziamoci di non essere troppo “avari”, se sentiamo quella spinta, quella voglia di unirci all’altro… facciamolo! Se l’abbraccio è puro e vero, ci si fa bene a vicenda, bastano solo pochi secondi e ci si ricarica di energia positiva.
Le stesse neuroscienze confermano che l’abbraccio permette il rilascio di ossitocina e stimola la produzione di endorfine: il battito cardiaco si riduce, diminuisce l’ansia e accresce il benessere.
Non a caso negli anni 80 è nato il “national Hugging day”, ovvero Giornata Mondiale degli Abbracci. Questa ricorrenza si celebra il 21 Gennaio, una data che non è stata scelta a caso, infatti è vicinissima al “blue Monday”, il lunedì più triste dell’anno. Un periodo, insomma, in cui cresce il bisogno di affetto e l’umore cala.
Noi di Wega Impresa Sociale crediamo fortemente nel potere che deriva dal contatto fisico, abbracciare un nostro caro è trasmettere forza, sicurezza e, allo stesso tempo, è la scelta matura di mostrarsi fragili e vulnerabili verso chi ha avuto in dono la nostra fiducia. Non abbiate vergogna!
